Questa nuova tipologia di vino non solo è sostenibile e porta un impatto positivo all’ambiente, ma sta conquistando piano piano anche i consumatori più scettici.
“I puristi inorridiscono, ma le etichette in lattina stanno conquistando il mondo, soprattutto il pubblico più giovane: Nord Europa e Usa sono in cima alla lista e anche l’Italia inizia ad apprezzare i nuovi prodotti pratici e divertenti”.
Attualmente, ancora molti consumatori (principalmente quelli dallo spirito più conservatore) ritengono che il vino di qualità debba avere necessariamente il tappo in sughero. Tuttavia, nell’ultimo anno un numero considerevole di bevitori di vino si è aperto a nuovi formati, nuove tendenze e ha iniziato ad apprezzare sempre più il vino in lattina. Questo risulta particolarmente adatto per le bollicine e i vini con bassa gradazione alcolica. Bisogna, inoltre, ricordare che questa formato è eco-friendly e sostenibile, in quanto l’alluminio è un materiale altamente riciclabile.
“A livello mondiale, i numeri parlano chiaro: quello del vino in lattina è un mercato in ascesa – Stati Uniti, Australia e Inghilterra in testa – con cifre da capogiro che hanno superato i 180 milioni di dollari nel 2020”. In Italia, se da una parte i consumatori sono ancora leggermente titubanti nei confronti del vino in lattina, dall’altra parte molte cantine hanno iniziato a orientare la produzione verso questo formato. Tra queste possiamo citare Zai Urban Winery, cantina veronese dedicata alla lavorazione delle uve e al confezionamento delle lattine, che recentemente ha conquistato due medaglie d’oro all’International Canned Wine Competition. La mission della cantina è far capire al mondo intero che l’Italia non solo fa vini di qualità, ma è anche capace di presentarsi con una immagine innovativa.
“Non c’è dubbio che la pandemia abbia contribuito a creare nuove tendenze e che, soprattutto ai millenials, non sia sfuggita la praticità di un prodotto poco ingombrante, veloce da rinfrescare, a basso impatto ambientale e di ispirazione global”. Questo sarà sicuramente un trend che continuerà a crescere nei prossimi mesi/anni e a cui le cantine italiane dovranno prestare particolarmente attenzione per rimanere al passo con le ultime tendenze di settore.
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