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EDOARDO FREDDI PER IL GIORNALE

In questo articolo si parla della nostra realtà aziendale, delle nostre cantine in portfolio e dei prossimi obiettivi.

Oggi non parliamo di una cantina ma di quarantatré cantine italiane. Quelle rappresentate da Edoardo Freddi International, la prima azienda italiana di export management del settore vino. Una posizione raggiunta in appena dieci anni di attività, festeggiati proprio in questi giorni con l’acquisizione di tre nuovi clienti: Santa Lucia in Franciacorta, Serre Prosecco e Casa Vinicola Triacca, con sede in Svizzera e cantine in Italia. Marchi che si aggiungono a cantine prestigiose come San Leonardo, Feudi di San Gregorio, Marchesi di Barolo, San Michele Appiano, Montevetrano, Codice Citra, La Tunella, Cascina Chicco, Michele Satta: nomi prestigiosi e realtà da grandi numeri. Come quelli dell’azienda: 75 milioni l’anno di fatturato, 30 per cento di crescita annuale a partire dal 2012, 100 paesi del mondo in cui l’EFI opera, 28 milioni di bottiglie commerciate.

Edoardo Freddi è un giovane che guida un 35 per 35, persone ed età media del team. In un pranzo milanese ci racconta di non essere un’agenzia tradizionale: “Sin dal primo giorno abbiamo deciso di essere dei facilitatori per i produttori italiani a livello internazionale. I clienti sanno che ascoltiamo i mercati e ne anticipiamo le tendenze per rispondere con tempestività e affidabilità alle opportunità che si presentano. In dieci anni abbiamo maturato un know how che ci consente di studiare le migliori strategie per valorizzare le eccellenze di ogni partner”. Caratteristica di Freddi è puntare molto sui nuovi mercati: l’Asia, l’Oceania, l’Africa, che al momento costituisce l’1 per cento del fatturato aziendale ma per il quale Edoardo prevede entro cinque anni di toccare il 7. Sudafrica, Nigeria, Mozambico e Angola rappresentano le nuove frontiere del vino italiano, come Mongolia, Indonesia e Vietnam.

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