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EDOARDO FREDDI INTERNATIONAL PER WINE COUTURE

Il noto quotidiano online riporta i risultati raggiunti nel 2022, scrive del team, delle nuove cantine entrate in portfolio e degli obiettivi per il 2023.

Con 80 milioni di euro di fatturato gestito e 33 milioni di bottiglie commercializzate, la Edoardo Freddi International consolida la propria crescita anche nel 2022: un trend costante che non si arresta dal 2012, anno di nascita di quella che è oggi la prima realtà italiana di export management del settore vino con all’attivo 3mila clienti in tutto il mondo, tra aziende, importatori e distributori. Il risultato ha confermato aspettative e obiettivi per l’anno appena andato in archivio, grazie anche a diversi mercati che si sono dimostrati particolarmente performanti: dal Canada alla Russia, passando per Thailandia, Cina, Vietnam, Israele, Grecia e Malta. E in questo inizio 2023, altre cantine entrano in portfolio per il gruppo con sede a Castiglione delle Stiviere (Mantova).

Il 2022 ha rappresentato un anno di vera e propria crescita per la Edoardo Freddi International, con un ampliamento del team che ha permesso un’azione più capillare a livello internazionale grazie all’inserimento anche di cinque nuovi commerciali, di cui uno interamente dedicato al business development nei mercati più remoti. 

Team che quest’anno, per contribuire a migliorare il valore dell’industria del vino, sarà coinvolto, nell’arco dei prossimi mesi, in un’importante attività di formazione – attraverso corsi e masterclass dedicate tenute da Cristina Mercuri – per sviluppare un approccio unico e condiviso utile a consolidare il successo dell’azienda e a valorizzare le eccellenze dei partner. 

Così Edoardo Freddi, fondatore, commenta le performance degli scorsi 12 mesi:

“Il 2022 è stato un anno molto particolare. Siamo partiti molto carichi, ma stanchi, dopo un 2021 finito con una crescita importante, ma con diverse incognite per il futuro”. 

“Lo scoppio del conflitto in Ucraina ha portato incertezza in tanti settori e velocizzato una spirale inflazionistica che era già in parte cominciata a novembre 2021. In un anno abbiamo dovuto assistere a un possibile ritorno del Covid, alla guerra, alla crisi logistica e al conseguente aumento dei prezzi. Nonostante tutte queste avversità, il 2022 si è chiuso per Edoardo Freddi International in modo positivo”.

A dimostrazione di uno sviluppo che non intende arrestarsi, in questo inizio 2023, al portfolio di Edoardo Freddi International, che ora conta 43 cantine, si sono aggiunte due nuove realtà.

Si tratta di Borgoluce, un’azienda agricola di 1000 ettari nelle colline trevigiane tra Venezia e le Dolomiti, nel cuore del Valdobbiadene, che vanta una lunga storia alle spalle legata al territorio con un’attenzione particolare alla biodiversità, e Cantine Ariola, 70 ettari situati tra i colli parmensi, tra i 200 e 300 metri di altitudine. 

Obiettivo dichiarato dell’azienda per i prossimi mesi è quello di incrementare ancora il numero di collaborazioni, con un focus particolare sulla Toscana, una delle regioni con più Denominazioni.

In generale, oltre ad ampliare il portfolio, il lavoro sarà volto a rappresentare, soprattutto sul mercato estero, una selezione di cantine produttrici di etichette di rilevante importanza, ovvero di quei fine wines che hanno fatto la storia dell’enologia italiana e che rappresentano un’esperienza di degustazione unica per gli intenditori e per gli appassionati. Per tale progetto verrà inserita una persona come Fine Wines Specialist e Brand Activation, che si occuperà della gestione delle allocazioni e della promozione di questa categoria di vini nei vari mercati.

Sotto il profilo commerciale, traguardo 2023 della Edoardo Freddi International sarà l’acquisizione di 50 nuovi clienti: i mercati più interessanti e allo stesso tempo sfidanti, dove si concentrerà maggiormente la strategia di penetrazione per la conquista di nuove quote saranno l’Est Europa e la Russia, gli Stati Uniti, la Cina e l’Africa, mentre Canada, Germania, Uk, Giappone, Scandinavia e tutta l’Europa continentale. 

Articolo completo: Wine Couture

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