Secondo Wine Intelligence la Corea del Sud è un mercato in costante crescita a cui le aziende vinicole italiane dovrebbero prestare molta attenzione.
“Per il secondo anno consecutivo la Corea del Sud è il secondo mercato vinicolo più attraente a livello globale secondo il Wine Intelligence Wine Market Appealness Compass Model 2021”.
Negli ultimi anni i consumi di vino in Corea del Sud sono cresciuti notevolmente e nel dettaglio l’anno scorso i consumi di vino fermo sono aumentati di circa il 20% a volume. Secondo IWSR, questo trend continuerà incessantemente fino al 2025 e non riguarderà solo i fermi, ma anche gli spumanti. Trend positivo anche per quanto riguarda i prezzi per bottiglia, i quali sono più alti rispetto ad altri mercati del vino asiatici.
I fattori principali che hanno supportato tale crescita, in particolar modo nell’ultimo anno, sono stati essenzialmente due. Il primo, e forse il più significativo, è stato l’allentamento da parte del governo coreano delle leggi che riguardano l’acquisto di alcolici online; questo ha permesso una democratizzazione dell’informazione al consumatore riguardo al vino che sta acquistando. Il secondo è stato il crescente interesse verso il consumo di vino da parte di consumatori più giovani.
“Solo il 13% degli adulti sudcoreani afferma di bere vino su base settimanale; numero in aumento del +31% dal 2017. Wine Intelligence stima che la popolazione che beve vino in Corea del Sud sia aumentata di poco meno di un milione di bevitori dal 2017 e circa la metà di questi nuovi arrivati ha un’età compresa tra i 19 e i 24 anni. I consumatori sudcoreani hanno davvero abbracciato il vino come bevanda da avere a casa durante i duri mesi del Covid. Inoltre, le giovani generazioni hanno iniziato a preferire il vino a causa del livello di ABV (alc/vol) più basso rispetto a quello di altri liquori. Le aziende vinicole devono guardare ai giovani bevitori per aiutare a sostenere la crescita a lungo termine”.
L’articolo completo di Wine Intelligence è disponibile qui.