In questo primo semestre del 2021 le aziende vitivinicole d’Italia stanno ottenendo ottimi risultati, migliori anche rispetto al 2019.
“Il vino italiano rialza la testa e nel primo semestre del 2021 non solo recupera il terreno perso, ma in molti casi fa addirittura meglio del 2019, come emerge dai dati delle aziende top del Belpaese, che rappresenta un buon 30% del giro d’affari del vino italiano”.
Le cantine vinicole italiane nella prima metà dell’anno hanno assistito ad una ripresa eccezionale del mercato e dei consumi di vino. Le aziende del settore, chi più chi meno, hanno registrato una crescita del +35% sui primi mesi del 2020; per fine anno, però, è previsto un leggero calo degli acquisti rispetto ai primi mesi, quando c’è stata una corsa agli approvvigionamenti.
“Se gli exploit maggiori, sul 2020, arrivano da chi ha nell’horeca il suo canale principale, non smettono di crescere neanche le aziende che, presidiando gdo e retailer, hanno saputo rispondere positivamente alle difficoltà dello scorso anno”.
Se si confrontano i numeri del 2019, si nota che le cantine vinicole italiane hanno registrato trend positivi, con un +8% di media; alcune hanno assistito anche a un +20%. Tutto ciò è stato possibile grazie alla ripresa del turismo e della ristorazione, e dall’export, che non ha mai visto segnali di arresto. “Per quanto riguarda le esportazioni enoiche del Belpaese nel primo quadrimestre 2021, il giro d’affari ha superato i 2 miliardi di euro, in crescita del 4,2% sul 2020, ma soprattutto del +5,8% sul 2019 (6,4 miliardi di euro complessivi)”.
L’export, però, non ha registrato trend positivi in tutti i mercati di destinazione, alcuni sono ora in leggera ripresa ma ancora lontani dai livelli del 2020. I mercati che hanno e stanno registrando trend davvero positivi sono: la Germania con un +4,1% a valore, la Svizzera con un +23% e la Francia con un +11%. “La crescita percentuale maggiore, però, si registra in Cina con un balzo del +73%, e sembra tornata a correre la Russia, a +34% per 37 milioni di euro”.
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